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venerdì 5 settembre 2008

Un giorno di ordinaria follia

Parafrasando un famoso film, vi racconto la giornata di un povero pendolare che abita a 25 chilometri dal centro di Milano e delle sue peripezie per arrivare in ufficio.

Premesso che per evitare i problemi che vi dirò poi ho acquistato un anno fa una bella vespa 150 che uso estate e inverno e con la quale mi diverto un sacco, visto il tempo ballerino di questi giorni ed essendomi già lavata in settimana tornando a casa sotto la pioggia, questa mattina decido di prendere i mezzi pubblici.

Quasi quasi prendo l'auto, vado fino a Cologno e qui prendo il metrò..... ma poi annunciano un incidente in tangenziale con code e rinuncio all'idea di mettermi al volante.

Allora mi faccio accompagnare in stazione da mio marito..... prendo il treno (con solo qualche minuto di ritardo) e arrivo a Sesto, dove dovrei prendere la metropolitana che in trenta minuti mi porta in centro Milano.

Metrò guasta. Mezzi sostitutivi di superficie. Ne prendo uno solo perchè casualmente si ferma proprio davanti al mio naso, altrimenti avrei dovuto lottare con altre centinaia di persone. Tre quarti d'ora per fare qualche misero chilometro....... caldo soffocante, spintoni, cominciamo a sentire puzza di bruciato..... l'autobus si ferma e l'autista annuncia che anche l'autobus è guasto: bisogna scendere.

uff..........faccio passare altri mezzi sostitutivi..... tutti pieni. Taxi.... nemmeno l'ombra.

I vigili dicono che dalla fermata di Rovereto la metropolitana funziona..... che faccio? quasi quasi sono pochi chilometri..... ho deciso, ci vado a piedi.

Sono passate due ore da quando sono uscita di casa e c'è un sole!!!! ma non potevo prendere la vespa?!

eccomi, sudata e accaldata arrivo alla metropolitana: incredibile, funziona! La prendo al volo e finalmente, con due ore di ritardo, arrivo in ufficio.

ma come si fa a non impazzire? e come si fa a parlar bene dei mezzi pubblici?